Nel maggio del 2019, mese tradizionalmente dedicato alla figura sacra della Madonna, la Fake Gallery a Napoli ha ospitato la mostra di Yele, intitolata "M.A.Donne" (Molte Altre Donne).
Maria, con la sua figura di donna casta, obbediente e silenziosa ha influenzato molto l'immaginario occidentale: è un modello da circa duemila anni. È la Moglie ideale, la Madre ideale, la Figlia ideale.
“La mia idea era quella di sfidare i confini della rappresentazione tradizionale: la figura della Madonna viene trasformata, scardinata e ricomposta in una narrazione femminista, moderna e sicuramente provocatoria.”
La Madonna, che ha da sempre incarnato purezza, devozione e maternità, è stata trasformata in una rivoluzione visiva. La sua immagine, una volta intatta, ora è sfidata e distorta per abbracciare una gamma di esperienze umane inaspettate. Le opere rappresentano la Madonna trasformata in una figura transessuale, ribellatasi alle norme imposte dal patriarcato e dalle rigidità di genere. Il suo corpo è ritratto con cicatrici, rappresentazione della lotta contro il cancro al seno e la vulnerabilità di fronte alle malattie. Questa nuova Madonna è madre, ma al di fuori dei confini eteronormativi. È una donna che fa una scelta dolorosa, personale, decidendo di abortire, ribaltando così la narrativa sul controllo del corpo e delle scelte riproduttive. È una donna forte, pronta a lottare per sé e per le altre.
“Mi piace pensare di scuotere le fondamenta delle credenze radicate, di incitare alla riflessione critica e alla discussione.”
La mostra "M.A.Donne (Molte Altre Donne)" era un invito a esplorare l'intersezione tra sacro e profano, a sfidare le rappresentazioni convenzionali e a vedere l'archetipo della Madonna con occhi nuovi, pronti ad abbracciare la complessità dell'esperienza umana.
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