Yele Tres, in collaborazione con Bereshit - Cis di Nola 2020
Giordano Bruno da Nola (1548-1600)
Lʼinfinito sta ad indicare una vita che continuamente si rigenera e muta, nella quale lʼuomo rappresenta solo un dettaglio, unʼombra, un finito.
Bruno concepisce l'universo infinito ed infiniti mondi ed intuisce le sconvolgenti conseguenze morali e religiose del nuovo universo, del nuovo posto assegnato all'uomo. Di qui la sua infiammata polemica contro chi non accetta che una nuova età del mondo è cominciata. Di qui la sua disperata e tragica difesa dell'autonomia del sapere e della libertà di pensiero.
Ispirato, poetico, potente, l'inno bruniano all'universo infinito non è certo scienza, e probabilmente neppure filosofia; forse è qualcosa di più; la coscienza della portata rivoluzionaria della nuova scienza.